La messa crismale

La messa crismale

Maggio 28, 2020 Off Di Parrocchia SS. Anna e Gioacchino

La curiosità di oggi è la Messa Crismale. Questa suggestiva celebrazione generalmente si svolge in Cattedrale la mattina del Giovedì Santo, presieduta dal Vescovo. Quest’anno però a causa dell’emergenza sanitaria tutto è stato sospeso e adesso finalmente, con l’avvio della Fase 2 e con la riapertura delle celebrazioni, la Messa Crismale si celebrerà ad Aprilia, sabato sera 30 maggio, vigilia di Pentecoste.

Questa liturgia ha un fascino antico: è in questa messa che si benedicono gli olii per l’unzione dei catecumeni (battesimo) e degli infermi (unzione degli infermi) e si consacra il santo Crisma, che servirà nei sacramenti del battesimo, della confermazione e dell’ordine sacro.

In particolare il Crisma, da cui prende nome questa celebrazione, è creato da una mistura di olio, aromi e balsamo profumato: “Un unguento composto secondo l’arte del profumiere”, come afferma il libro dell’Esodo (30,25); esso serviva per l’unzione dei sacerdoti, dei re e dei profeti e la radice della sua parola è la stessa di Cristo.

Il rito della consacrazione e benedizione è molto antico, risale al IV secolo, quando il vescovo veniva assistito da 12 sacerdoti, 7 diaconi e 7 suddiaconi; tuttavia solo nel 1955 è stato integrato nel rito della messa. La riforma liturgica del Concilio Vaticano II ha poi aggiunto nuovi segni per la Messa Crismale, arricchendola di ulteriori significati profondi e toccanti. Primo, l’unità del popolo sacerdotale (detto presbiterio) e dei laici, raccolti intorno al proprio pastore, il vescovo (dal greco episcopos che significa sorvegliante). Secondo, il rinnovo delle promesse dei sacerdoti, le stesse pronunciate nel giorno della loro ordinazione, insieme alla conferma della propria fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Terzo, il vescovo benedice gli olii ma sono i parroci a portarli nelle loro comunità locali per elargirli ai singoli fedeli: tutti hanno un proprio compito, un proprio ufficio da compiere, una propria missione da svolgere a significare come nella Chiesa ci siano pluralità di carismi e ministeri e come ciascuno deve svolgere la sua missione per l’edificazione della nostra “casa comune”. 

Tale missione deve essere svolta in modo proprio nelle singole comunità parrocchiali e gli olii nuovi, consegnati dal vescovo, rappresentano questa nuova linfa sacramentale, ma incarnata in ciascun battezzato “cristofedele”, per santificare tutti i fratelli e tutte le sorelle. 

Anna e Filippo

grazie a don Vittorio per le foto

Messa crismale 30 maggio 2020