Il viaggio dell’anima

Il viaggio dell’anima

Settembre 9, 2020 Off Di Parrocchia SS. Anna e Gioacchino

Vai cara anima, parti serenamente per questo breve viaggio. Attenderò il tuo ritorno. Hai avuto un corpo, così come l’hanno avuto tutte le anime che condivideranno il viaggio con te. Ti servirà, sarà prezioso ed insostituibile per vivere nel mondo ma, ricordati, esso non tornerà con te, resterà nel mondo, finirà, si dissolverà.

Pertanto, abbine cura e rispettalo, ma non idolatrarlo. Nutrilo per vivere, non vivere per nutrirlo. Fa si che sia sempre tu a governare lui, e mai lui a governare te, cara anima. Solo così potrà dare il meglio di sé, solo così ti permetterà di fare quelle grandi e belle cose per le quali è stato concepito. Non permettergli mai di prendere il sopravvento su di te, da strumento meraviglioso può diventare mezzo e veicolo di male, di dolore, di ingiustizia.

L’intelletto del quale è stato dotato il corpo è uno strumento estremamente sofisticato, con esso potrai concepire e realizzare tutto quanto serva al bene comune, al progresso, alla proficua vita materiale. Allo stesso modo però, esso è perfettamente in grado di concepire e realizzare i più raffinati e nefasti strumenti di dolore, distruzione e morte. Esso si attiva in un modo o nell’altro in funzione degli input che riceve. Li riceve da te, non dimenticarlo mai.

La vista ti consentirà di percepire fisicamente tutto ciò che ti circonda. Fa che essa sia vigile ed attenta anche a percepire cose, fatti, situazioni che descrivono un’altrui bisogno o sofferenza, e che richiedono aiuto. Non permettere che essa guardi altrove, quando quell’aiuto puoi essere tu.

La parola ti permetterà di esprimere sonoramente il pensiero e farlo così giungere al tuo prossimo. È uno strumento dotato di potenza straordinaria. Con essa puoi dare conforto, consiglio, sanare altrui ferite dell’anima, indirizzare al bene, dare consolazione, sanare ingiustizie, rendere merito. La straordinaria potenza di cui è dotata può al tempo stesso rendere la parola letale come un’arma. Essa può ferire, offendere, distruggere, uccidere sentimenti, ledere la dignità altrui, provocare dolore e pianto. Gli effetti sonori della parola sbagliata svaniscono appena essa viene pronunciata, quelli dolorosi resteranno nel cuore, nella mente e nell’animo del destinatario, alle volte per sempre. Attenta anima mia, fai buon uso della parola.

Le mani, un meraviglioso ed utile strumento. Esse possono trasmettere amore e consolazione con un semplice tocco, una carezza, un gesto, un abbraccio. Possono silenziosamente dire cose che le parole non riescono ad esprimere. Sono concepite per afferrare, per prendere….ma non dimenticarti di usarle soprattutto per dare.

Le sensazioni del corpo ti indicheranno quando esso ha fame, sete, freddo, dolore, affinché tu possa dargli quello di cui, di volta in volta, ha bisogno. Ma non considerare cessata l’esigenza appena tali sensazioni sono state soddisfatte per te. Se hai la fortuna di provare queste sensazioni solo per pochi attimi, non ignorare chi le vive e le soffre in modo permanente senza la possibilità di sanarle.Sii vigile ed attenta, sentirai anche le sue.

Durante il tuo viaggio vedrai tanti altri corpi. Molto diversi tra loro, per aspetto, razza, colore. Questo è ciò che vedranno i tuoi occhi fisici, gli occhi del tuo corpo. Guardali però con i tuoi occhi, gli occhi dell’anima, e scoprirai che sono tutti la tua copia esatta, anime, come te, tutte uguali a te. Solo guardando il tuo prossimo così, oltre il suo aspetto, oltre il suo corpo, potrai amare incondizionatamente, solidarizzare, aiutare, sostenere, fraternizzare, perché amare loro sarà naturale come amare te stessa.

Fai buon viaggio, ti aspetto. 

Marco