
“Ave Generosa”: la lode a Maria nei canti della tradizione cristiana
Il panorama musicale sacro è ricco di composizioni dedicate alla Madonna ed è emozionante constatare come anche testi mariani molto antichi continuino ad ispirare i musicisti contemporanei.
Un esempio è proprio il brano corale che vi presentiamo oggi, “Ave Generosa”, del compositore norvegese Ola Gjeilo (1978), che ha musicato un meraviglioso inno scritto da Santa Ildegarda di Bingen nel XXII secolo, ispirandosi alle melodie tipiche del canto gregoriano e costruendovi sopra un poderoso sistema armonico.
Ildegarda fu una religiosa e mistica benedettina, vissuta in Germania (1098 – 1179). Nella sua vita fu anche scrittrice, musicista, cosmologa, artista, drammaturga, guaritrice, linguista, naturalista, filosofa, poetessa e consigliera politica. Fondatrice del monastero di Bingen, riuscì a ribaltare il concetto monastico intraprendendo un’opera di predicazione aperta verso l’esterno e rivoluzionando così lo stile di vita più tradizionalmente claustrale. “Ave Generosa” rientra senza dubbio tra le sue opere più note.
In questa versione contemporanea, il canto si sviluppa a episodi: all’inizio viene esposto il tema principale, cui segue una parte dialogica in cui la voce solista “sorvola” gli altri settori che si scambiano le parti tra retto tono e melodia. La lode culmina nel finale, quando il tema iniziale viene riproposto e rielaborato con più forza fino a spegnersi nel canone tra le voci femminili.
Il brano riprende solo le prime frasi dell’inno, che vi riportiamo qui per intero, affinché possa essere per voi oggetto di meditazione e supporto alla preghiera. Buon ascolto!
Ave, nobile, gloriosa e intatta fanciulla,
Hildegard von Binden
tu pupilla della castità, tu materia della santità,
che piacque a Dio.
In te infatti avvenne quella celeste infusione,
per cui il verbo eterno si rivestì di carne in te.
Tu candido giglio,
cui Dio rivolse lo sguardo prima di ogni creatura.
O bellissima e dolcissima;
quanto grandemente Dio si è compiaciuto in te!
Nel calore del suo abbraccio ha fatto germogliare
in te suo Figlio così che potesse ricevere da te il latte.
Così il tuo grembo esultò di gioia,
quando tutta la sinfonia celeste sgorgò da te,
perché tu, o vergine, portasti il Figlio di Dio,
per cui la tua castità rifulse in Dio.
La tua carne provò gioia,
come l’erba su cui cade la rugiada infondendovi freschezza;
così è accaduto anche in te, o madre di tutte le gioie.
Ora tutta la Chiesa risplenda di gioia e risuoni
nell’armonia per la dolcissima vergine Maria,
degna di lode madre di Dio. Amen.